1. I calcoli possono essere abbreviati con un foglio elettronico o con una TIV.
Inseriti i dati nella colonna A, nelle prime
dieci righe, con Excel o StarOffice il valore atteso E(X) è calcolato
tramite l'istruzione =MEDIA(A1:A10), mentre la varianza VAR(X) con
l'istruzione =VAR.POP(A1:A10).
Con la TIV, scritta la matrice v (10 x 1) dei dati, l'istruzione
variance (v) · (n-1)/n,
con n = 10, restituisce la varianza,
mentre mean(v) il valore atteso (media).
Oppure, scritti i dati nella prima colonna in ambiente Stats/List Editor,
attivando F4 Calc 1 e indicando la lista in colonna si ottiene la
media
e la deviazione standard
, che è la radice quadrata della
varianza.
2.
In generale, VAR(X+k) =
VAR(X),
vale a dire, una traslazione dei dati non cambia la varianza.
3. Tale prodotto, o
covarianza, risulta 35/12.
E((xi-mx)(yi-my))
= (1 - 7/2)(2 - 7) 1/36 + (1- 7/2)(3-7) 1/36 + ...
...+ (6- 7/2)(12-7) 1/36 = 35/12
In un foglio elettronico, per esempio Excel, poste le 36 coppie dei dati
nelle colonne A e B, l'istruzione =covarianza(A1:A36;B1:B36) fornisce
subito la covarianza.
4.
VAR(X) = E(xi - mx) = (1 - 7/2)2 1/6 + ... + (6 - 7/2)2 1/6 = 35/12
VAR(Y) = E(yi - my)
= (2 - 7)2 1/36 + (3 - 7)2 2/36 + ... + (12 - 7)2
1/36 =
= 35/6
VAR(X+Y) = E((xi + yi)
- (mx+ my))2 = (3 - 21/2)2 1/36
+ (4 - 21/2)2 1/36 +
...+ (18 - 21/2)2 1/36 = 175/12
mentre la covarianza, già calcolata in
c), risulta 35/12.
La
formula è quindi verificata.