TRISEZIONE DELL'ANGOLO
Il problema si risolve facilmente se si considera tracciata la curva di Ippia.
Per
descrivere tale curva nel I° quadrante degli assi cartesiani possiamo
immaginare,
dato il quadrato ABCD, di imprimere al lato CD un moto uniforme di
traslazione verso
AB e contemporaneamente al lato AD un moto uniforme di rotazione di centro
A
sempre verso AB (conservando la proporzionalitā tra le distanze e gli angoli):
il luogo geometrico delle intersezioni P(x,y) tra i due segmenti č sulla curva
in questione.
Assumendo come assi cartesiani x, y rispettivamente le rette AB e AD
e il lato del
quadrato come unitā di misura, le condizioni di cui sopra si traducono
geometricamente
nelle uguaglianze
e quindi nell'equazione
.
Se ora vogliamo trisecare l'angolo
f č sufficiente
posizionarlo sulla curva con un lato coincidente con l'asse x mentre l'altro la
intersecherā nel punto P: l'ordinata di P determina il segmento AR che, diviso
in tre parti uguali, individua il punto S delimitante la prima parte. Per S la
parallela all'asse x determina sulla curva il punto Q e, questo, data la
proporzionalitā tra le ordinate e gli angoli, fornisce proprio la terza parte
dell'angolo f.
Se l'angolo f
č acuto il problema non č risolvibile usando i
soli strumenti riga e compasso.