Teoremi del Calcolo

 

1.  Il teorema di Rolle
 

Considerare una funzione f (x) continua nell'intervallo chiuso [a,b] e derivabile in quello aperto (a,b); allora, se f(a) = f(b), deve esistere, nell'intervallo aperto, un punto c tale che la derivata f'(x) = 0.

Cominciamo a persuaderci che se cade qualche ipotesi il teorema può non essere vero.

La funzione  f = x - INT(x) tale che f(0) = f(1) non è continua nell'intervallo [0,1] e non esiste il punto c in questione.

La funzione  f = x   è continua nell'intervallo [0,1], ma  f(0) è diverso da f(1)  e non esiste il punto c.

La funzione 

                                          

è continua in [0,1], risulta f(0) = f(1), ma non è derivabile in tutti i punti dell'intervallo aperto e non esiste il punto c.

A questo punto cerchiamo di giustificare il teorema, supponendo che sotto tutte quelle ipotesi il punto c non esista.

Poiché f è continua deve avere un valore massimo e un valore minimo in qualche punto dell'intervallo [a,b];non potendoli avere nell'intervallo aperto (altrimenti esisterebbe c) li assumerà negli estremi  a e b; ma f(a) = f(b) e quindi minimo e massimo hanno lo stesso valore: la funzione deve essere allora costante nell'intervallo, il che comporta  f'(x) = 0 per tutti i punti interni, in contraddizione con quanto abbiamo inizialmente supposto.

 

2.  Il teorema di de l' Hopital

Considerare il rapporto 

                             

supponendo che le funzioni  f(x)  e  g(x)  e le loro derivate  f'(x), g'(x) siano continue per x = a  e risulti

                           

 con  g'(a) diversa da zero.

In tal caso, il limite del rapporto delle due funzioni, per x tendente ad a, è uguale a quello, se esiste, del rapporto delle derivate.

In simboli:

                          

 

Infatti, per ipotesi, si può scrivere:

                         

e, d'altra parte, poiché le derivate sono continue:

                         

da cui segue proprio la tesi.

 

Per esempio, il

                         

è  1/2,   perché 

                         .

Talvolta si arriva a sciogliere una forma indeterminata applicando più volte la regola:

                        

ma non è detto che questo succeda sempre.

 

Il teorema si può enunciare sotto ipotesi meno restrittive e dimostrare utilizzando quello di Rolle; esso, comunque, esprime una condizione sufficiente, ma
non necessaria
.

Oltre alla forma , il teorema si applica alla  .

 

Le forme indeterminate seguenti possono essere ricondotte ai due casi precedenti e quindi risolte applicando ancora il teorema in questione:

                                   

La forma  non è, invece,  indeterminata.
 

Osserviamo, infine, che il teorema si può applicare anche per x tendente a infinito; infatti si può scrivere, ponendo x = 1/t :

                  

        

3 Il teorema di Lagrange
 

Considerare una funzione f (x) continua nell'intervallo chiuso [a,b] e derivabile in quello aperto (a,b); allora deve esistere, nell'intervallo aperto, un punto c tale che

                       

Considerare, infatti, la funzione  d(x)= f(x) - r(x), differenza fra la funzione f(x) e la retta  r(x), la quale soddisfa alle ipotesi del teorema di Rolle; essa è data, per ogni x, dalla lunghezza del segmento di maggior spessore nella figura precedente (muovere il punto c per vederne le variazioni).

Poiché, quindi,   d(a) = d(b) = 0,   esisterà nell'intervallo (a,b) un punto c tale che  d'(c) = 0; vale a dire, f'(c) - r'(c) = 0.

Ne segue proprio

                

poiché

                 .

Questo teorema giustifica formalmente il seguente fatto intuitivo: se ho percorso, ad esempio, 100 km alla velocità media di 50 km/h, ci sarà sicuramente un punto in cui la velocità istantanea è stata proprio di 50 km/h.