Classi
di resto
1. Pensando
di raggruppare i numeri di N (naturali) in nove classi (o sottoinsiemi),
cominciando con zero nella classe A, 1 nella B, ... , continuando il giro con 9
nella A, 10 nella B, ...e così via, in quale di esse andrà a finire il numero 1001?
Il più
piccolo numero di ogni classe è il resto della divisione per nove.
Tutti i
numeri della classe C sono rappresentabili nella forma 2 + k · 9 , dove
k è un numero naturale; per esempio, per k = 12 si ottiene il numero
110.
Come possono essere rappresentati i numeri delle altre classi?
Un numero
della classe B più un numero della classe D fornisce sempre un numero
della classe E ?
Un numero
della classe B per un numero della classe D fornisce sempre un numero
della classe D ?
Che cosa si
può dire per le somme o i prodotti delle varie classi?
Poiché un
numero della classe B moltiplicato per uno della classe D, qualunque siano i
numeri scelti, fornisce sempre come risultato un numero della classe D, si
può scrivere che B · D = D e analogamente per le altre classi o per
l'addizione.
Progettate un
programma che, introdotto un
qualsiasi numero naturale, ne stampi la classe di appartenenza.
Utilizzando tale programma decidete se si può ritenere valida la seguente
congettura:
un numero sta
nella stessa classe del numero ottenuto addizionandone le cifre (per esempio, 245 e
101 stanno nella stessa classe, 2)
Dimostrate
o rifiutate la suddetta congettura.
Le nove
classi di cui sopra si dicono anche classi di resto modulo 9.
La prova
del 9 delle operazioni, che avete utilizzato probabilmente nella scuola
elementare, ha come base teorica proprio le classi di resto in questione.
Infatti, supponendo di voler calcolare 237 · 765, scriviamo 181405, sbagliando
una cifra.
Utilizzando le classi di resto modulo 9, invece di 237 prendiamo in
considerazione il numero più piccolo della sua classe, 3, e, invece che 765, prendiamo
0: moltiplicando 3 per 0 otteniamo subito 0 e, come sappiamo, anche il
risultato 181405, se è giusto, deve stare nella classe A dello 0; controllando
(addizionandone le cifre) troviamo invece 1, per cui la nostra operazione è
sbagliata.
Se avessimo scritto il risultato corretto, 181305, si sarebbe ottenuta la
stessa classe 0.
E' da osservare, però, che anche scrivendo 183105 si sarebbe ottenuta la classe
0.
Dunque, se la prova ha successo non si ha la certezza della
correttezza del risultato dell'operazione, ma se essa fallisce ...
2. Con lo
stesso metodo, ma procedendo in senso inverso (-1 nella I, -2 nella H, ..),
anche i numeri di Z (interi relativi) si possono distribuire nelle nove classi
(o in un altro numero qualsiasi di classi).
In questo caso, per esempio, un numero della classe C è rappresentato ancora
con la notazione 2 + k · 9 , ma k è questa volta un numero di Z.
Così, ad esempio, il numero -22 apparterrà alla classe F e sarà della
forma 5 - 3 · 9, con k = 3.